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Farmaci a lunga azione per pazienti che si sottraggono alle cure

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  • #1293
    Marco
    Partecipante

    Egregio Dottore,

    se possibile gradirei sapere se esistono dei farmaci a lunga azione per la cura di problematiche di natura mentale che possano essere somministrati con cadenza settimanale o superiore, per trattare pazienti che da soli non seguono la terapia giornaliera prescritta, per esempio i soggetti affetti da doc.

    Ho visto che per certe patologie esistono i cosiddetti long acting antipsychotics, la cui efficacia arriva sino a tre mesi per i malati di schizofrenia, ma non so se esista qualcosa di analogo per tutte le patologie.

    La somministrazione settimanale o mensile potrebbe essere fatta sotto la supervisione medica o dei familiari, mentre l’impossibilità di seguire il paziente giornalmente fa sì che il soggetto non collaborativo possa sottrarsi alla cura.

    Grazie.

    #1294

    Per il DOC specificatamente no. Bisogna dire che l’antipsicotico Risperdal (risperidone) microsfere che e’ un antipsicotico si usa anche nel DOC. Difficile pero’ che un DOC non voglia assumere le terapie, il soggetto e’ molto disturbato dai sintomi e cerca costantemente l’aiuto di tutti compresi i medici, compresi i farmaci che assolutamente desidera per alleviare l’ansia. Forse non e’ un DOC e quindi a maggior ragione i “long-acting” ci sono, compreso come quello che cita lei della durata di tre mesi, il Trevicta.

    #1295
    Marco
    Partecipante

    Grazie della risposta.

    In effetti non sono sicuro se il soggetto esempio della mia richiesta sia affetto solo da doc.

    Quindi è possibile che il protocollo di cura applicato al paziente preveda che allo stesso sia imposto di assumere il medicinale presso il Csm o davanti ai familiari conviventi che agiscono come “testimoni” ?

    I farmaci a lunga durata sono meno efficaci della terapia giornaliera che sarebbe quindi da preferire ?

    #1296

    No, per quello n ! Anzi i farmaci a lunga durata sarebbero piu’ efficaci perche’ piu’ stabili nei livelli plasmatici.

    #1297
    Marco
    Partecipante

    [quote=”mmauri” post=1731]No, per quello n ! Anzi i farmaci a lunga durata sarebbero piu’ efficaci perche’ piu’ stabili nei livelli plasmatici.[/quote]

    Da profano non potevo immaginare che avessero anche questo vantaggio.

    La loro somministrazione va fatta dal personale del Csm o può provvedere anche il paziente ?

    #1298

    Puo’ provvedere anche un parente…il farmaco può essere acquistato in farmacia. Fa eccezione lo Zypadhera perché’ necessita controllo in Day Hospital o comunque in un Presidio Ospedaliero.

    #1303
    Marco
    Partecipante

    Chiedo solo un ultimo chiarimento: immagino che prima della somministrazione del farmaco a lunga azione, forse prima si debbano somministrare dosi la cui durata è molto più breve, per testare la reazione del soggetto agli effetti del farmaco.

    Lo chiedo perché conosco casi in cui il medico, dopo la segnalazione di reazioni avverse, ha indicato la diminuzione o la sospensione dell’assunzione dei medicinali.

    Grazie.

    #1308

    Non per tutti. Ad esempio lo Xeplion puo’ non prevedere una terapia per os precedente. Anche per i vecchi antipsicotici come Haldol Decanoas e Moditen Depot era in uso utilizzarli anche senza un periodo iniziale di dose per os.

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