VITTIME DELLA 180
Le testimonianze che mostrano come la 180 sia inefficienza, crudeltà, sfruttamento, superstizione

Vittime della 180

Dimostrare che la legge 180 è dannosa e, spesso, omicida

mio figlio

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  • #341
    Ada Santamaita
    Partecipante

    anzitutto la ringrazio per la sua disponibilità….ci tengo a chiarire il punto focale della sua risposta, che la tossicità sia un aggravante credo che anche una persona come me che non è laureata in medicina, ma per esperienza lo deduce, il problemaccio è che una dott.ssa, capisco dispiaccia, abbia confuso un bipolare per un tossico, non l’ho detto io, sono stati fatti degli errori, ci è stato proferito dalla stessa…io sono la mamma, una sempilce donna a cui è capitato un treno a tutta velocità addosso e si è fidata delle strutture pubbliche, non è che con questo voglio dire che siano tutte sbagliate, ma la nostra realtà oggi ci fa dire ciò per quanto riguarda il n ostro servizio di appartenenza. Piango anch’io, molto, piango per tutte queste persone che soffrono come mio figlio e che non hanno la fortuna d’incontrare medici competenti, ho pianto leggendo la testimonianza sul vostro sito del papà del ragazzo pianista, la cotanta ignoranza della materia, questo mi fa disperare. Cmq lei deve sapere che anche una semplice parola per me è una soperanza. GRazie con stima Ada

    #342

    Mi permetto intervenire, sono il Dott. Mauri. Non tanto per difendere i colleghi ma la differenza tra tossicodipendenza e disturbo bipolare, “per certi versi”, e’ piu’ formale che sostanziale. Sempre per certi versi, si tratta comunque di un disturbo psichico, in cui la dipendenza comporta la “liberta’” del soggetto di assumere una sostanza tossica (e quindi puo’ sempre smettere e “guarire”) mentre il disturbo bipolare ha sicuramente una componente costituzionale ed e’ assolutamente indipendente dal volere della persona. Per altro il disturbo psicotico che puo’ seguire una tossicodipendenza e’ piu’ sensibile ai farmaci rispetto al disturbo bipolare che uno si deve gestire nel lunghissimo termine e puo’ essere poco sensibile alle terapie.
    Ad ogni buon conto non conviene mai perdere la fiducia nei curanti e nelle terapie, che uno comunque puo’ sempre cambiare (entrambi), e, anche con un po’ di fortuna (riguardo il curante !), migliorare.

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