Obbligo di curarsi nel territorio di residenza o domicilio
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Vittoria.04.
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13 Dicembre 2020 alle 3:20 PM #2320
Anonimo
InattivoSalve a tutti,sapreste indicarmi se c e’ qualche obbligo di curarsi e farsi curare dai servizi di salute mentale competenti per territorio?E se qualcuno volesse optare per un medico o una clinica privata?
2 Gennaio 2021 alle 4:29 PM #2343Silvia De Sanctis
ModeratoreGentile Gioacchino,
i cittadini con disagio psichico possono rivolgersi, per chiedere assistenza, ai Centri Psico Sociali che dipendono dai Dipartimenti di Salute Mentale delle aziende ospedaliere.
Il malato di mente, unico tra i malati, non è libero di scegliere né la struttura né il medico da cui farsi curare… Per questi delicati malati vige una sorte di “territorialità ” tele per cui si devono rivolgere al CPS della loro zona di residenza.
Solo in casi rari, in cui c’è stato un accordo tra i due cps, il paziente è riuscito ad ottenere un trasferimento.
Detto ciò, nulla osta, invece, alla scelta di uno psichiatra o struttura privata; in questo caso le consiglierei di comunicare il nominativo del nuovo medico a quello “vecchio” e viceversa in modo tale da permettere un eventuale “passaggio di consegne” tra i due medici mantenendo così una sorta di continuità della terapia (sia farmacologica che psicologica) e per non perdere i risultati raggiunti.
buona fortuna e buon percorso…
silvia
5 Gennaio 2021 alle 6:26 PM #2348Anonimo
InattivoPerfetto grazie per le informazioni.Quindi il problema sorge solo se voglio un cps diverso dal luogo di domicilio/residenza .Mi saprebbe citare qualche fonte normativa in merito?Perche’ effettivamente anche questa cosa suona strana dal momento che sarebbe come obbligare una persona per esempio con un tumore, di farsi curare obbligatoriamente dalla struttura pubblica di residenza.
30 Giugno 2024 alle 10:36 AM #4752lucapla
PartecipanteSalve volevo sapere se mi trasferisco all’ estero, comunque all interno dell unione europea, per sfuggire alle visite del CPS questi si dimenticheranno di me?
30 Agosto 2024 alle 11:03 AM #4758Vittoria.04
PartecipanteBuongiorno
sono la mamma di una ragazza di 20 anni sofferente da anni, nei dolorosi e faticosi anni ha subito 26 ricoveri in spdc , vari ingressi in comunità terapeutiche ma purtroppo la sua poca resistenza fa si che che ogni percorso intrapreso non vada a buon fine. Negli anni il suo stato di salute ovviamente è peggiorato non riuscendo a curararsi. È seguita su territorio dai servizi salute mentale e serd ( sono due anni che fa uso di sostanze importanti tra cui il crack ) . Spesso ci chiede aiuto ma da sola non ce la fa ha poca tenuta. Attualmente ha una amministratrice di sostegno ma purtroppo per proteggerla e aiutarla siamo riusciti a fare ben poco , perché pare non ci sia più la possibilità di obbligarla le cure eventualmente può suggerirmi un altra strada percorribile ? Obbligarla seppur tremendo per un periodo alle cure sono convinta in quanto madre che sia l unico modo per salvarle la vita. Vi chiedo aiuto perché non so piu come fare questo senso di passività mi sta distruggendo.
Attendo una vostra risposta
grazie Sabrina
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