Schizofrenia paranoide
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Dicembre 13, 2020 alle 10:24 am #2317
Daniele br
PartecipanteBuongiorno,
Avrei una domanda molto semplice :
Il centro di igiene mentale del mio quartiere, è obbligato per legge a seguire un paziente (mio fratello) affetto da più di 30 anni da schizofrenia paranoie? Ho perso il conto dei TSO ai quali è stato sottoposto negli anni e nell’ultimo periodo la situazione sta peggiorando visto che tramite i social network calunnia offende e insulta, vicini di casa che giustamente l’hanno denunciato, medici,familiari, giudici che nel passato l’avevano condannato ad un allontamento coatto dal domicilio per violenza.
L’ultimo ricovero un paio di anni fa,In quel caso lo psichiatria aveva garantito di seguire la vicenda anche con l’ausilio di assistenti sociali ma mai nulla fu fatto.
Era convinto che per legge mio fratello fosse obbligato a seguire una terapia ma al termine del ricovero mi disse che si era sbagliato non conoscendo le leggi a riguardo
La mia famiglia negli anni è stata letteralmente distrutta da questa situazione.
Si da facoltà di scegliere a chi facoltà non ha.
Di fronte a queste migliaia di casi mai nessuno ha fatto causa allo Stato italiano per i danni che hanno e stanno causando alle persone ( malati, familiari e chiunque abbia a che fare con questa gente)?
Sarebbe possibile seguire questa via legale per mettere a conoscenza i politici e la comunità intera?
Qualche sera fa in televisione l’onorevole Bersani elogiava e si vantava di vivere in un paese civile perché introdusse la legge Basaglia.
In che mondo vive?
Ringrazio per l’attenzione.
Saluti
Dicembre 13, 2020 alle 12:05 pm #2319Massimo Carlo Mauri
ModeratoreSalve ! In teoria per legge siamo tutti capaci di intendere e volere fino a prova contraria, ossia uno venga interdetto, ma bisogna procedere legalmente. Anche i “malati di mente” sono assolutamente ritenuti a priori capaci di intendere e volere, quindi sono liberi di fare quello che vogliono, anche non assumere le terapie, andare al CPS etc… Il TSO priva momentaneamente di tale capacita’, o a posteriori, a seguito di un eventuale reato, e’ possibile, in sede di giudizio, che il pz venga ritenuto incapace di intendere e volere in quel momento. E’ per questo che non finisce in prigione ma inviato in una REMS (un tempo OPG, Ospedale Psichiatrico Giudiziario) con una pericolosità’ sociale da rivalutare ogni anno.
Dicembre 16, 2020 alle 2:11 pm #2327Daniele br
PartecipanteSalve,
Mi scusi ma non ha risposto alla mia domanda… Il CIM è obbligato per legge a seguire i propri pazienti ed eventualmente segnalare alle autorità soggetti che rifiutano le terapie? Persone Già condannate in passato per atti di violenza?
Lei ritiene che una persona che accusa chiunque di stalking pubblicando foto con tanto di insulti, pensa di essere controllato con strumenti elettronici… Con microchip inseriti nell’organismo ( il tutto pubblicato sui social e già denunciato per calunnia) sia in grado di intendere e volere?
Grazie
Saluti
Dicembre 16, 2020 alle 3:38 pm #2328ldalbuono
Amministratore del forumLe premetto che è meglio che quesiti squisitamente legali li rivolga all’avvocato. Detto questo, teoricamente, il CIM è obbligato a seguire i propri pazienti e può effettuare un TSO. Può anche chiedere che il paziente venga ricoverato coattivamente in qualche comunità per un certo tempo. Il concetto di intendere e di volere poi è molto difficile da stabilire: un malato può ritenere di essere controllato da strumenti elettronici ma, in altri aspetti della sua vita, essere discretamente normale. Io ho avuto alle mie dipendenze un giovane tecnico elettronico, che riteneva di essere spiato da misteriose autorità addirittura con degli elicotteri. Poi, miracolosamente, dopo un anno, è guarito. Non lo ho più seguito e quindi non so se abbia avuto ricadute. Comunque la sua psicosi non gli impediva, almeno in quell’anno, di essere un bravo tecnico.
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