VITTIME DELLA 180
Le testimonianze che mostrano come la 180 sia inefficienza, crudeltà, sfruttamento, superstizione

Vittime della 180

Dimostrare che la legge 180 è dannosa e, spesso, omicida

Stefano

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  • in risposta a: richiesta informazioni #821
    Stefano
    Partecipante

    Buongiorno Lucio,
    non abbiamo mai pensato ad un amministratore di sostegno in quanto solo in questi giorni siamo venuti a conoscenza dell’esistenza di questa figura.
    Nonostante ciò abbiamo un’altra remora: richiedere l’amministratore di sostegno significherebbe in sostanza fare un atto pubblico presso il tribunale dove poi negli atti figurerebbero i nostri indirizzi di residenza.
    Da anni mio padre non sa dove viviamo esattamente io e mio fratello, questa misura estrema si è resa necessaria perché veniva ad urlarci sotto casa nei momenti più bui, oppure stava zitto e si piazzava tipo stalker provocando vergogna ed imbarazzo in noi oltre al non dormire la notte e sentirsi sempre osservati. Oppure ci telefonata continuamente (per mesi quando ancora tanti anni fa non esistevano i cellulari dovevamo vivere col telefono di casa perennemente staccato) insomma un inferno che ci trattiene da fare qualsivoglia atto che richieda dei moduli dove lui possa leggere e capire dove abitiamo.

    in risposta a: richiesta informazioni #819
    Stefano
    Partecipante

    Buongiorno Silvia,

    innanzi tutto la ringrazio per la sua gentilissima risposta.
    Ci siamo già rivolti per anni al CSM, l’unica cosa che hanno fatto è stata addossarci colpe, dicendo che la malattia di mio padre deriva principalemente dalla mancanza di affetto e dal’assenza dei figli. Purtroppo non sanno che mio padre è stato sposato ed in famiglia per 20 anni ma comunque era malato e sopratutto non si rendono conto dei danni psicologici, fisici e morali che ha provacato (direttamente e indirettamente) su noi figli che hanno spinto noi ad “allontanarlo” ed escluderlo quanto più possibile dalla nostra vita.
    Assistenza domicialiare non esiste, per fortuna è stato convinto con successo a frequentare (oramai da 10 anni) un centro diurno gestito da una cooperativa che lo tiene impegnato per tutta la mattinata e lo ha aiutato moltissimo.
    Inoltre aiuti e cure domiciliari ci hanno detto che non esistono per lui (in quanto c’è gente messa peggio di lui) così come inserirlo in un appartamento protetto è solo un sacrilegio suggerirlo. Inoltre i dottori ci hanno minacciato più volte che noi siamo responsabili e se loro chiamano o gli infermieri chiamano noi dobbiamo correre anche se siamo al lavoro.

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