VITTIME DELLA 180
Le testimonianze che mostrano come la 180 sia inefficienza, crudeltà, sfruttamento, superstizione

Vittime della 180

Dimostrare che la legge 180 è dannosa e, spesso, omicida

Proprietà indivisa

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  • #3610
    Sandro
    Partecipante

    Buongiorno Avvocato. Sono il fratello di un uomo di 40 anni con problemi psichiatrici, violento, paranoico e ultimamente con dipendenze da alcol. Tralascio la devastazione fisica e morale in cui si trova la mia famiglia dopo anni di vessazioni. Vengo subito al dunque. Per varie vicissitudini della vita le proprietà immobiliari della mia famiglia, 4 appartamenti abitati al tempo dai miei genitori uno, e dai miei nonni l’altro, sono stati ereditati cosicché ora ci ritroviamo in una situazione per cui mio padre, mio fratello ed io siamo proprietari insieme in varie percentuali.

    Questo naturalmente è sempre stato da parte di mio fratello una forma di ricatto, perché essendo anche lui proprietario ha sempre messo i bastoni tra le ruote per ogni cosa, e mio padre non ha intenzione di lasciare il controllo dei beni ad altri che non siano in linea con la sua vetusta mentalità.

    Essendo mio fratello convivente con il mio anziano padre , e comproprietario dei nostri beni, nei momenti di crisi ha devastato mobilio e arredi, a seconda di dove si trovasse. In più mio padre è terrorizzato, perché abbiamo tutti accesso a tutti gli appartamenti e lui non può stare al sicuro da nessuna parte.

    I carabinieri, chiamati più volte, dicono che uno e liberissimo di sfasciare i mobili a casa propria, e di conseguenza non possono fare nulla. Mi piacerebbe anche sapere se visto che la casa dove abito è anche sua, lui abbia il diritto di distruggere i miei mobili.

    Vista la situazione, vorrei sapere se mio padre possa in qualche modo tutelarsi da irruzioni quando si trova per necessità in uno di questi luoghi. Grazie in anticipo. Spero di essere stato chiaro, sono situazioni paradossali e difficili da descrivere. Grazie ancora

    Cordiali saluti

    #3628
    Silvia De Sanctis
    Moderatore

    Gentile Sandro,

    comincerei subito a tutelarmi dal punto di vista patrimoniale mediante almeno la nomina di un amministratore di sostegno (tra i familiari se suo padre non vuole “estranei”), figura istituita proprio per tutelare chi, come suo fratello, si trovi, a causa di una infermità fisica o psichica, nell’impossibilità, anche parziale, di provvedere ai propri interessi. Tra i compiti dell’amministratore di sostegno, infatti, rientra la cura del patrimonio del beneficiario, volta alla conservazione delle risorse finanziarie dello stesso (per evitare, cioè, che la persona malata dilapidi in poco tempo tutto il suo patrimonio, sia mediante un cattivo uso del denaro che di una violenza distruttiva verso i propri beni).

    Comunque, il suo anziano padre deve assolutamente chiamare le forze dell’ordine (carabinieri, polizia, vigili…) ogni qualvolta ravvisi un pericolo, anche lontano, per la propria incolumità fisica ma anche per il proprio patrimonio mobiliare/immobiliare. Le forze dell’ordine devono intervenire in casi come questi e fermare la violenza distruttiva di suo fratello tramite anche, eventualmente, ricoveri forzati (TSO).

    un saluto

     

    silvia de sanctis

    #3629
    Sandro
    Partecipante

    Gent.le Avv. DeSantis, io la ringrazio molto per la sua disponibilità. Devo però dirle che non ha risposto alla mia domanda, e cioè quali sono i diritti e i veti che un comproprietario può avanzare i queste situazioni. Mi spiego meglio: come si può fare per impedire che una persona molesta possa perseguitare un parente di casa in casa, di luogo in luogo? Premetto che , visto il suo consiglio di chiamare le forze dell’ordine nei momenti in cui mio padre sente un pericolo (che è la maggior parte del tempo che passano insieme), le forze dell’ordine si limitano a costatare la situazione, prendere i dati dei soggetti e nient’altro. Così come arrivano se ne vanno, lasciando la situazione esattamente come l’hanno trovata. Mai è stato ordinato un TSO, anche quando ne era palese la necessità.

    Per quanto riguarda l’amministrazione di sostegno, proveremo a rivolgerci al centro di salute mentale, mi sembra di aver letto in questo blog che anche loro possono richiederne l’assegnazione. Dovrà essere necessariamente una persona terza, perché mio padre è totalmente asservito alle follie di mio fratello, che con i suoi ricatti potrebbe estorcergli qualsiasi cosa.

    Lei mi dice che un amministratore può impedire che una persona dilapidi il suo patrimonio. Questo è gia accaduto in passato, e all’epoca la nostra richiesta di interdizione era stata rigettata; forse allora non era stata valutata l’amministrazione di sostegno. Di sicuro nessuno ce l’ha suggerita.

    Grazie ancora. Cordiali saluti

    #3630
    ldalbuono
    Amministratore del forum

    Mi permetta di intervenire. Le sconsiglio vivamente di rivolgersi al CPS per avere un amministratore di sostegno. Intorno al CPS gravitano avvocati che vivono di quanto ricavano dal loro lavoro di amministratori di sostegno. E che, naturalmente, non vanno contro gli interessi di chi gli procura i clienti. E cioè il CPS.  L’amministratore di sostegno deve essere una persona di Vs. fiducia che sia in grado di difendere il patrimonio di suo fratello (e il Vostro) e di richiedere  con forza che venga adeguatamente curato.  Ovviamente per avere dal giudice l’amministratore occorre una perizia medica, anche da parte di uno psichiatra privato, che certifichi la psicosi di Suo fratello e la sua necessità  di essere tutelato.  Scarichi e legga il nostro “Survival pack”.

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