VITTIME DELLA 180
Le testimonianze che mostrano come la 180 sia inefficienza, crudeltà, sfruttamento, superstizione

Vittime della 180

Dimostrare che la legge 180 è dannosa e, spesso, omicida

Marco Faita

Risposte nei forum create

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  • in risposta a: informazioni #446
    Marco Faita
    Partecipante

    Buongiorno,
    Mi sembra più un quesito da avvocato. Comunque, non conosco leggi che obbligano un fratello ad aiutare un altro fratello. Questo obbligo è in capo dei genitori verso figli minorenni.

    Da un punto di vista di diritto civile, cioè in materia di manifestazione della volontà e di risarcimento dei danni, la situazione è invece più articolata. Nel caso in cui il malato dichiarato incapace di intendere e di volere provochi dei danni a terzi, è tenuto a rispondere al risarcimento colui che, per vincolo giuridico o libera scelta, è responsabile della sorveglianza dell’incapace, a meno che dimostri di non aver potuto impedire il fatto, pur avendo adottato
    tutte le misure di precauzione possibili.

    in risposta a: Sono disperato. #399
    Marco Faita
    Partecipante

    Umberto buongiorno!!
    Ascolti esiste uno strumento che può aiutarla ad evitare che suo fratello esca dall’SPDC e torni a casa.

    Invii una raccomandata di opposizione alle dimissioni anticipata via fax, mi contatti via email, le fornirò la traccia ed il testo da inserire, mi contatti qui: marco@mcd500.com
    forza e coraggio

    in risposta a: mio fratello: psicotico che rifiuta le cure e le visite #385
    Marco Faita
    Partecipante

    Non riesco i limiti imposti dal caricamento.
    chiederò al webmaster di ampliare la capacità ed appena fatto ricaricherò il files.
    spiacente

    in risposta a: mio fratello: psicotico che rifiuta le cure e le visite #384
    Marco Faita
    Partecipante

    Il file è troppo pesante lo diviso in due sezioni
    [attachment]C:fakepathsurvival-pack 1di 2.zip[/attachment]

    in risposta a: mio fratello: psicotico che rifiuta le cure e le visite #383
    Marco Faita
    Partecipante

    Ecco il survival pack 2010!
    Per chiarimenti rimango a disposizione.
    saluti
    [attachment]C:fakepathSURVIVAL-PACK-2010.zip[/attachment]

    in risposta a: mio fratello: psicotico che rifiuta le cure e le visite #382
    Marco Faita
    Partecipante

    Non trovo traccia del documento, se può rimandarlo in modo da poterlo leggere e darle qualche consiglio su come muoversi.
    cordialmente

    in risposta a: Richiesta #381
    Marco Faita
    Partecipante

    Buongiorno,
    La Struttura è in fase di apertura, aprirà al pubblico per la fine di Novembre 2011, tutta via abbiamo acconsentito ad una apertura anticipata per i casi più urgenti. La Struttura si trova a Milano in via Solari, 11 e si chiama AlmaMentis. La Struttura NON è convenzionata SSN. E’ una Struttura privata che eroga servizi di psichiatria e psicoterapia. Per avere un’idea del Centro Clinico può vedere il website http://www.spazioformamentis.it

    Nel suo caso specifico le consiglio di contattare il Centro AlmaMentis e di chiedere del nostro responsabile dei servizi di psichiatria, chieda del Dott. Stefano Formaggi. Lo può trovare a questo numero di cellulare 347-4353403. Tutti i Lunedì è presente nel Centro Clinico, prenda un’appuntamento con Lui ed esponga il suo caso in modo da effettuare una prima valutazione del caso.
    cordiali saluti

    in risposta a: mio fratello: psicotico che rifiuta le cure e le visite #378
    Marco Faita
    Partecipante

    Buongiorno,
    La sua situazione è molto delicata. Mi meraviglia sempre molto lo scarica barile che certi CSM attuano nei confronti dei famigliari. Per andare al sodo. Le consiglio di inviare una lettera raccomandata allo psichiatra in cui riassume la situazione, illustra la gravità e quali pericoli sussistano per Lei e per suo fratello e lo invita a valutare l’utilizzo della misura del TSO. Non è vero che se lo psichiatra non vede un paziente non può fare nulla! Per esempio è tenuto anche a recarsi presso il domicilio del paziente per sincerarsi della situazione o se ritiene di applicare il TSO.

    in risposta a: CASI APERTI E SEGUITI #355
    Marco Faita
    Partecipante

    Mi rivolgo alle Famiglie che mi contattano e richiedono pareri. Tenetemi aggiornato su come evolvono le situazioni in modo che possa condividere con altre persone le difficoltà che incontrate ma anche i SUCCESSI e divulgare le migliori metodologie gestionali.

    grazie
    e come sempre FORZA E CORAGGIO!

    Marco Faita AdS

    in risposta a: chiedo consigli #349
    Marco Faita
    Partecipante

    Buongiornio Maurizio
    Si proprio così vorrei sapere se ha seguito i miei consigli e con quali risultati.
    M.Faita

    in risposta a: chiedo consigli #305
    Marco Faita
    Partecipante

    Maurizio,
    L’obiettivo è quello di ricoverare sua moglie.

    Proviamo questa strada, prepari una lettera RR indirizzata al CSM in cui fa presente la situazione e richiede un intervento urgente del CSM. Nella lettera indichi la situazione in cui si trova, descriva le crisi e indichi con chiarezza che non può farsi carico del problema. un esempio di testo potrebbe essere:

    LETTERE RACCOMANDATE A/R (anticipate via FAX)

    – URGENTE –
    A:
    – Egr. Direttore Dott. NNNNNNNNNN – Direttore DSM ASL (PROVINCIA)
    Fax XXXXXX

    Oggetto: RICHIESTA URGENTE VOSTRO INTERVENTO

    Il sottoscritto Sig. NOME COGNOME, abitante in _______________via ________ Marito della Sig.ra____________________ Vi segnala il grave stato di salute in cui versa la Sig.ra ________ e per tanto richiede un vostro intervento urgente, per completare la vostra informazione fa presente che:

    1) La Sig.ra ________________ ha avuto ripetute crisi in cui (DESCRIVERE LE CRISI, IL TIPO DI PROBLEMA MANIFESTATO)

    2) Lo scrivente non è in grado di fornire le necessarie cure al proprio congiunto e non intende assumere oneri di competenza del Servizio Sanitario. Lo scrivente non è titolato e neanche formato per prestare cure e gestire pazienti che soffrono di una simile patologia psichiatrica.

    Lo scrivente si impegna a continuare a fornire al proprio congiunto tutto il possibile sostegno materiale e morale, compatibilmente con i propri impegni familiari e di lavoro.

    Fa presente che le cure sanitarie, comprese quelle ospedaliere, sono dovute ai sensi delle leggi 4.8.1955 n.692, 12.2.1968 n.132 (in particolare art. 29), 17 agosto 1974 n.386 (le prestazioni ospedaliere devono essere fornite “senza limiti di durata”), 13.5.1978 n.180 e 23.12.1978 n.833 (in particolare art. 2 punti 3 e 4 e lettera f).

    Lo scrivente fa presente che Ai sensi e per gli effetti della legge 7 agosto 1990 n. 241, chiede che gli venga inviata una risposta scritta.

    Ringrazia e porge distinti saluti.

    Data

    Nome cognome
    Firma
    ______________________

    Provi questa strada. Intanto rifletta sula perizia E’ IMPORTANTISSIMA. Pensi a come mettere in contatto il medico con sua moglie per la perizia. Mi creda è un passo necessario.

    forza e coraggio
    Marco Faita

    in risposta a: disperazione #300
    Marco Faita
    Partecipante

    Sig.ra Ada buongiorno,
    Intanto voglio esprimerLe tutta la mia solidarietà per il calvario suo e di suo figlio.
    Mi permetta ma se vuole che possa essere efficace deve darmi la possibilità di capire meglio la situazione che vive, mi servono più informazioni.
    Anche brevemente se risponde a queste domande:
    1. Suo figlio quanti anni ha?
    2. Quando ha avuto la prima crisi, quando ha incominciato a stare male?
    3. Suo figlio lavora o lavorava in passato?

    incominciamo da qui.

    Intanto devo smentire lo psichiatra che le ha detto che per legge non alcuna responsabilità, spiacente per lui ma non è vero, esiste la posizione di garanzia. Sentenza di CORTE DI CASSAZIONE PENALE. Sez. 4, Sentenza n. 48292 del 27/11/2008 Ud. (dep. 29/12/2008 ). <<< ... Molti psichiatri sostengono che, a seguito dell'entrata in vigore della L. n. 180 del 1978, non sussisterebbe più, in capo al medico psichiatra, una posizione di garanzia in funzione neutralizzatrice del pericolo di atti autolesionistici, a meno che il paziente non sia nelle condizioni di essere sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio in quanto, inconsapevole del proprio stato di malattia, rifiuti le cure. L'affermazione non può essere condivisa. Perché La L. n. 180 ha unicamente sancito la fine del modello custodiale e segnato il passaggio, in una logica volontaristica, ad un sistema di cura fondato sulle concrete esigenze del paziente e sul suo consenso. E così, invero, che spesso gli stessi psichiatri impongono, per le concrete esigenze di cura dei pazienti, momenti di custodia concordati (non si può, nel caso di specie, mettersi in dubbio che il paziente può coscientemente accettare il regime di divieti di uscita, salvo specifiche autorizzazioni, come tali non contrari al regime di ricovero volontario...>> Per il testo integrale, su richiesta
    saluti
    Marco

    in risposta a: chiedo consigli #299
    Marco Faita
    Partecipante

    Maurizio buongiorno,
    Ho letto oggi la sua risposta, come ho già detto anche ad altre persone, sono spesso all’estero per lavoro e quindi capita che non risponda in tempo reale.
    Allora se ho capito bene l’esordio della malattia risale ad Agosto 2010. dico bene?Ferme restando coì le cose sono dell’idea che la priorità sia quella di un ricovero anche sotto TSO.

    Per fare questo le consiglio di fare:
    1. Contatti uno psichiatra a Viterbo per farsi rilasciare una perizia. In questo modo Lei avrà un documento (perizia) che può testimoniare lo stato di salute di sua moglie.

    2. Invii copia, tramite RR della perizia al medico psichiatra del CSM chiedendo che si attivi un ricovero urgente presso una struttura, preferibilmente una comunità.

    Questo dovrebbe bastare per attivare la struttura.

    Questi sono i primi due passi che gli consiglio, vediamo gli sviluppi e mi tenga informato

    NB. La perizia è molto importante, anche nei passi sucessivi, servirà per attivare altri meccanismi che ci torneranno utili ma che adesso sono prematuri.
    saluti
    Marco

    in risposta a: chiedo consigli #276
    Marco Faita
    Partecipante

    Maurizio,

    Per incominciare ad aiutarla mi servono più informazioni.

    Da quanto tempo sua moglie soffre di schizofrenia? O meglio a quando risale il primo episodio psicotico?
    Sua moglie lavora?
    Lei lavora?
    Sua moglie ha 28 anni e Lei quanti anni ha?
    Avete figli?
    Dove risiedete? Provincia?

    Maurizio, il TSO è uno strumento da utilizzare sempre con grande attenzione e sotto diretto controllo del medico. Detto questo è anche vero che in alcune circostanze può essere una misura adatta ma deve essere il medico a stabilirlo. Nel caso si decida di utilizzare il TSO, mi creda non si senta in colpa per questo, lei non ha nessuna responsabilità.

    saluti
    Marco FAITA

    in risposta a: chiedo consigli #269
    Marco Faita
    Partecipante

    Maurizio buongiorno,

    Dove risiede esattamente?

    ecco il mio consiglio, che riprendo da un post che fatto a beneficio di un altro famigliare. Per altre info mi contatti anche qui: marco@mcd500.com

    Intanto Lei deve sapere che è normale che un paziente schizofrenico rifiuti le cure, questo succede spesso in quanto la persona non riconosce la malattia, è una delle componenti del quadro schizofrenico il non riconoscimento della malattia. Un po’ il cane che si morde la coda: non riconosco la malattia -> non mi curo.

    Come rompere questo meccanismo?

    Ricordando ai servizi quanto stabilito dalla Corte di Cassazione. Si chiama POSIZIONE DI GARANZIA che è in capo ad ogni medico (incluso i medici psichiatri) e sostanzialmente richiama alla responsabilità che il legislatore applica al medico per la CONDOTTA che tiene e delle conseguenze che può avere tale condotta nei confronti di pazienti e terzi (famigliari,vicini,ecc)

    In concreto cosa fare?

    1) La prima cosa che le consiglio di fare è di inviare al suo CSM di riferimento una Raccomandata RR, anticipata via FAX richiedendo il PROGETTO TERAPEUTICO, nella raccomandata deve anche segnalare l’impossibilità da parte sua di non poter più seguire il suo famigliare e che lo stesso rifiuta la cura per tanto chiede l’applicazione della misura del TSO. Se desidera il testo di questa raccomandata lo possiamo predisporre noi come associazione, per farlo mi contatti via email qui: marco@mcd500.com

    2A) (caso peggiore) Attende 5 10 gg se non dovessero farsi vivi, le consiglio di inviare una seconda Raccomandata RR, anticipata via Fax in cui ricorda ai servizi la loro posizione di garanzia con riferimento alla sentenza di cassazione Sez. 4°, Sentenza n. 48292 del 27/11/2008 in cui si ribadisce che il medico è titolare di una posizione di garanzia anche quando il paziente non è sottoposto a ricovero coatto (TSO). Anche su questo testo le possiamo dare una mano.

    2B) (caso migliore) La contattano e procedono con il TSO. Un minuto dopo il ricovero sotto TSO, Lei invia una raccomandata RR, il quale testo è già stato predisposto dalla nostra associazione, per OPPOSIZIONE ALLE DIMISSIONI.

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