VITTIME DELLA 180
Le testimonianze che mostrano come la 180 sia inefficienza, crudeltà, sfruttamento, superstizione

Vittime della 180

Dimostrare che la legge 180 è dannosa e, spesso, omicida

Massimo Carlo Mauri

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  • in risposta a: Percentuali di invalidita per diverse patologie cumulabili #2437

    Piu’ patologie contribuiscono al totale di invalidita’… non sempre viene fatta una somma matematica, puo’ essere di piu’ o di meno a seconda di diversi fattori, la capacita’ lavorativa, la dipendenza da altri etc…

    in risposta a: Obbligo di curarsi nel territorio di residenza o domicilio #2323

    Non e’ un obbligo ! .. Ognuno ha il diritto di curarsi presso il centro che preferisce pubblico o privato che sia. Certamente esiste un obbligo da parte della struttura pubblica del territorio prendere in cura in pz se lo richiede.

    in risposta a: Schizofrenia paranoide #2319

    Salve ! In teoria per legge siamo tutti capaci di intendere e volere fino a prova contraria, ossia uno venga interdetto, ma bisogna procedere legalmente. Anche i “malati di mente” sono assolutamente ritenuti a priori capaci di intendere e volere, quindi sono liberi di fare quello che vogliono, anche non assumere le terapie, andare al CPS etc…  Il TSO priva momentaneamente di tale capacita’, o a posteriori, a seguito di un eventuale reato, e’ possibile, in sede di giudizio, che il pz venga ritenuto incapace di intendere e volere in quel momento. E’ per questo che non finisce in prigione ma inviato in una REMS (un tempo OPG, Ospedale Psichiatrico Giudiziario) con una pericolosità’ sociale da rivalutare ogni anno.

    in risposta a: Vi prego aiutatemi! #2305

    Sono lo psichiatra che risponde !!

    in risposta a: Vi prego aiutatemi! #2304

    Francamente la situazione e’ di difficile risoluzione. E’ certo che lei per legge non ha nessuna responsabilità’ per eventuali atti contro la legge di suo fratello: di fatto fino a prova contraria e’ capace di intendere e volere ….difficile e lungo spiegare oltre. Per altro certamente il CPS o CSM o che dir si voglia, a seconda delle regioni dovrebbe intervenire su una richiesta dei famigliari per un TSO dove se ne ravvedono le motivazioni ..a seguito di una visita. Ma purtroppo c’è’ da aggiungere che lui ha la residenza in altro loco …mi sembra di capire … ed il TSO a Pisa diventa un po’ difficile. Effettivamente dovrebbero intervenire le forze dell’ordine a seguito di una denuncia ! Ma per che cosa ?! E qui si inceppa tutto. Paradossalmente…. mi rendo conto che sembra assurdo …. dovrebbe effettivamente commettere un reato ed essere denciato …da un passante …il padrone di casa etc !!!

    in risposta a: psicofarmaci inutili e dannosi ? davvero ? #1966

    Forse venire a casa sua da Milano e’ un po’ troppo ! … gli psicofarmaci servono e come… lei stessa nel racconto dice che quando prendeva le terapie la situazione si era “stabilizzata” e le ricadute sono avvenute nel momento dell’interruzione delle terapie.
    Negli Stati Uniti il medico che toglie le terapie ad un pz Schizofrenico viene denunciato … forse e’ un po’ troppo, io non sono certo per le denunce in casi di qs genere.
    In ogni caso forse e’ meglio fare riferimento al Primario dell’Unita’ Operativa a cui fa capo il CSM e spiegare la situazione: certamente il TSO (e ricovero in reparto di psichiatria) non e’ un rimedio definitivo ma quanto meno riporta ad una situazione di maggior equilibrio da cui si puo’ ripartire, ad esempio con un farmaco “long-acting” (ora ce n’e’ uno con sole 4 iniezioni all’anno) che garantisce una maggior “compliance” terapeutica.

    Salve ! Anche le medicine non fanno miracoli … non sempre funzionano gli antibiotici, figuriamoci gli psicofarmaci ! Non risolvono direi mai ii problemi al 100% anzi viene riportato sui testi che le risposte sono circa del 60-70 % e sono ottimisti a mio parere.

    Salve ! E’ un po’ strano !! … In Lombardia non funziona cosi’ …esiste il principio di “continuita’ delle cure” (ma mi risulta che esista su tutto il territorio !!).
    Il primario dell’SPDC (il reparto) e’ anche primario dei centri territoriali (CPS o CPM). Certo non lo fa il primario ma sono i medici del reparto che inviano il pz al CPS… poi se non ci va e’ un’altro problema. Sono i medici del reparto che inviano la lettera di dimissione al CPS, comprese le terapie, naturalmente. Se e’ una terapia Depot, per altro, siamo tenuti a farla e se il pz non viene andiamo noi a casa sua !!
    Non capisco… il problema e’ sanitario, in primis sono i medici (un medico) che intervengono … una eventuale proposta di TSO e’ un medico che deve farla !! Da noi se i carabinieri o le forze dell’ordine vengono chiamate per un problema psichico, escono ma non fanno nulla, (… cercano di capire e tranquillizzare tutti) non possono portare un pz in Pronto Soccorso a meno che non siano presenti al momento in cui si sta svolgendo l’atto di violenza !

    in risposta a: Cognato con disturbi a volte violenti ignorato dalla sanità #1559

    Salve ! In psichiatria bisogna riconoscere che le diagnosi lasciano un po’ il tempo che trovano. Comunque per quello che mi riferisce la diagnosi e’ di una psicosi indotta (da sostanze) con ogni probabilita’ evolutasi in una psicosi cronica (Schizofrenia ?? … si potra’ dire tra qualche anno).
    Altro non le rimane che fare un altro TSO. Certo, se c’e’ un problema di violenze la denuncia e’ necessaria…solo cosi’ si potranno avviare procedimenti, anche di tipo comunitario, obbligatori (vedi REMS che sostituiscono oggi gli OPG) .. ma questo e’ un discorso estremo. Il TSO ed un ricovero ospedaliero possono essere proposti da qualsiasi medico, si, quello di base, ma anche un medico privato, un medico che si conosce, etc. Poi per la convalida uscira’..come sapete.. un altro medico, lo specialista di una struttura pubblica.

    …i medici del reparto di psichiatria, non necessariamente il Primario, almeno se si ha una risposta. Eventualmente ci si rivolgera’ al Primario se si evidenzia un servizio mancato !!
    Be’ …strano che tutti i medici del CSM non “funzionino”. Alternative non ce ne sono molte..o si chiede un altro TSO con proposta di un qualsiasi medico, anche quello della mutua o un privato.

    Devo dire che dipende “tutto” dai medici che lavorano in reparto (in qs caso) … non c’e’ nulla di strettamente obbligatorio. Da noi si fa … ma so che non e’ la regola in assoluto!!
    Per il resto se i medici sono attenti vale anche per residenze che non appartengono al reparto in cui uno viene ricoverato .. ma effettivamente in qs caso la comunicazione tra servizi e’ più’ difficile… come consiglio, senza esagerare (sono anch’io un medico dei servizi …!!) si dovrebbe insistere per “creare” la comunicazione tra servizi diversi !!

    Salve ! L’unica cosa che potete fare e’ riferire tutto al medico del CSM cui e’ stato affidato (anche se non ci e’ andato, in genere, alle dimissioni, viene indicato il medico del CSM cui il pz viene affidato) e sollecitare un suo intervento !!… e dovete controllare che intervenga !!

    in risposta a: Consiglio sono disperato #1549

    Salve ! In ogni caso, non so se ho capito bene … ma se la vogliono trattenere ancora qualche giorno io mi affiderei ai medici… non perche’ sono un medico ma perche’ sono uno psichiatra …purtroppo di lunga esperienza …. ed in genere una persona dice di voler lasciare il reparto, tornare a casa, farsi vedere da uno psichiatra privato solo per accellerare le dimissioni poi .. “domani e’ un altro giorno” !! e si ricomincia da capo … ! Veda un po’, che accetti le terapie almeno !!

    Si i Centri Psico Sociali (CPS) della Lombardia corrispondono ai Centri di Salute Mentale (CSM)… in altre regioni CIM, Centri di Igiene Mentale …
    Be’ se e’ disposto a farsi seguire in privato, da un medico di fiducia va benissimo .. in piu’ se e’ il primario potra’ sempre ricoverarlo con piu’ facilita’ se fosse necessario …. sempre che si mantenga la fiducia !!
    Comunque mi sembra sicuramente prudente separli .. intendo moglie e marito !

    Salve ! E’ necessario che con la dimissione venga affidato al CPS di competenza (in genere si fa cosi’ dopo una dimissione da un SPDC … comunque ne deve parlare con i medici della situazione critica in casa !!) e quindi preso in carico dal CPS stesso in modo che se non assume la terapia venga fatto un nuovo ricovero, eventualmente anche per mezzo di un TSO.
    Il problema sta nell’eta’: a 70 anni e’ anziano ed in teoria per eventuali invii in comunita’ o altro, almeno in Lombardia il problema potrebbe essere palleggiato tra CPS e servizi del Comune.

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